Marsala…. i dintorni di DeVino

 SICILIA OCCIDENTALE, TRA VINO E SAPORI

 

BAGLIO DIAR: LE VOCI AUTOCTONE DI SICILIA

Come da tradizione DeVino, iniziamo con un nome forse meno noto ma sinonimo di ottima qualità: l’azienda Baglio Diar

 

Estesa su 120 ettari tra Trapani e Mazara del Vallo, l’azienda abbraccia un terroir unico, che spazia dal livello del mare fino ai 250 metri di altitudine. Il clima è quello tipico mediterraneo, esaltato dalle costanti brezze marine che garantiscono una notevole escursione termica. I terreni sono un armonioso mix di sabbia, argilla di medio impasto.

La filosofia? Biologico, sostenibile e totalmente dedicato ai vitigni autoctoni in purezza.

Una nota di merito va alle etichette, vere e proprie opere d’arte che celebrano le figure femminili dei romanzi di Verga e Pirandello.

 

 

Gli Assaggi :

  • Nero D’Avola “Nedda”: Un rosso che racconta il mare. Al naso è intensamente marino, salmastro, arricchito da frutti di bosco, amarene, erbe  di macchia mediterranea, mirto, rosa rossa, tabacco e spezie. Al palato è gradevole e piacevolmente fresco, sapido, con tannini serici e un finale pulitissimo che invita al sorso. Matura 5 mesi in barrique di vari passaggi.
    • Abbinamenti: Classico con le carni rosse, sorprendente con pesce al forno strutturato (Cernia, Ricciola, etc.).
    • Bonus: Da provare anche la sua ottima versione rosata.

  • Grillo “Selene”: Un bianco solare da vigneti a ridosso del mare di Mazara del Vallo. Il tratto distintivo è la sua spiccata mediterraneità: naso fruttato con sentori di pesca, melone bianco, agrume, mandorla, fiori di campo ed erbe aromatiche. In bocca è morbido, fresco e sapido, con grande persistenza e ritorni agrumati e mandorlati.
    • Abbinamenti: Imbattibile con pesce e crostacei; versatile con carni bianche saporite e formaggi freschi.

Le Riscoperte di Baglio Diar

Due etichette meritano poi una menzione:

  • Catarratto “Dida”: Nasce da un vitigno la cui qualità e stata riscoperta e valorizzata quando si è passati ad una coltivazione fatta per la vendita di mosti ed uve in gran quantità ad una più attenta e tesa appunto alla qualità. Sentori più maturi di fico, mandorla, anice stellato e agrumi essiccati. Il sorso è morbido, fresco e sapido, con il finale leggermente ammandorlato tipico del vitigno. Struttura discreta e notevole piacevolezza.
    • Abbinamenti: Non solo pesce alla griglia, ma anche carni bianche arrosto (tacchino, arista, etc.).
  • Perricone o Pignatello “Velata”: Un rosso importante e corposo. Colore rubino compatto. Profumi di frutti rossi e neri (mora, mirtillo, cassis), liquirizia, tabacco, erbe officinali, humus. In bocca è imponente e avvolgente, con ottima freschezza e sapidità. Tannini intensi ma maturi e un bilanciamento impeccabile. Finale ammandorlato di lunghissima persistenza.

 

 

         

 

In sintesi: Baglio Diar, gestita dalla famiglia Di Girolamo: una piacevole scoperta che unisce una lunga tradizione vinicola ad un recente e vincente passaggio alla viticoltura biologica e di qualità..

 

MOZIA: SALE E VINO

L’Isola di Mozia è un gioiello naturalistico incastonato nello Stagnone di Marsala, antica colonia fenicia dove si trovano i ruderi tra cui e la celebre strada sommersa che la univa alla terraferma di Pirgi. Oggi parte di una Riserva Naturale ricca di flora e avifauna rare.

Nello Stagnone, le antiche saline sono ancora attive, producendo un sale di altissima qualità. Sull’isola, invece, si trovano le vigne di Grillo della Fondazione Whitaker, gestite dai Conti Tasca D’Almerita.

 

Grillo in Purezza Mozia

Il terroir è unico: il terreno, derivato da antichi fondali marini emersi, è sabbioso ma generosamente ricco di residui calcarei e argillosi che conferiscono al vino mineralità, sapidità e struttura.

Le viti sono allevate ad alberello basso, un sistema tradizionale dove i tralci vengono incrociati per resistere al sole cocente e ai venti incessanti. Vendemmia ovviamente manuale.

 

Il risultato è un eccellente Grillo in purezza, tra i più marini e mediterranei. È caratterizzato da intensi sentori iodati e minerali che ricordano l’acqua di mare, affiancati da frutti e fiori gialli, agrumi, ginestra, zagara, mandorla fresca ed erbe di macchia. Al palato è avvolgente, freschissimo, sapido, ben strutturato e perfettamente bilanciato. La persistenza è lunga, con ritorni minerali e ammandorlati.

Un Gran Vino di notevole complessità, ideale con pesce strutturato e carni bianche. Data la vicinanza con le Egadi, l’abbinamento è d’obbligo con la cucina a base di tonno tipica della zona.

 

I DINTORNI DI CIBO DI DEVINO: LA TAVOLA SICILIANA

Ecco i nostri consigli per gustare al meglio i sapori del territorio:

  1. MOZIA: Merenda all’Isola
  • Bar Delia (vicino all’imbarcadero): L’unico punto di ristoro dell’isola. Non eccelso, ma se la fame si fa sentire dopo l’escursione, l’ideale è un ottimo “pane cunzato” (pane casareccio farcito abbondantemente con pomodori, primo sale, acciughe, origano e olio EVO), accompagnato da un bel calice di Grillo Mozia.
  1. MARSALA: Tradizione e Raffinatezza
  • Osteria “Il gallo e l’innamorata”: Locale semplice e informale, ma con una cucina tradizionale e raffinata.
    • Da provare: Antipasto di arancine di pesce del giorno, busiate ai gamberoni di Mazara, involtini di pesce spada. In inverno, tra i dessert non perdete il gello d’arancia.
    • Cantina: Ottima, focalizzata sui vini locali e siciliani in generale. Prezzi moderati.
  1. TRAPANI: Cucina Verace
  • Osteria “Al solito Posto”: Locale senza fronzoli ma con un’eccellente cucina tradizionale.
    • I nostri consigli: Antipasto di caponata, il cùscuso di pesce trapanese (con calamari e polipetti fritti), busiate al pesto trapanese o, a scelta, con un’ampia gamma di pesci e crostacei. Tra i dolci, immancabili cannolo e cassata.
    • Plus: Menù molto vario. Prezzi ragionevoli.
  1. PALERMO: Tra Storia e Innovazione
  • “A Nìca” (zona Kalsa): nell’offerta gastronomica palermitana generalmente di alta qualità non perdetevi questo ristorante-pizzeria in un delizioso angolo della Kalsa (antico quartiere arabo ora riqualificato).
    • Filosofia: cucina tradizionale siciliana reinterpretata in chiave moderna e creativa insieme ad innovazione e sperimentazione.
    • Da non perdere: Le squisite caponata e caponata con pesce spada. Primi piatti classici (bucatini con le sarde, pasta alla norma) e per gli amanti del pescePlus, le fettuccine di mare con scampi, gamberi rossi e ricci.
    • Pizzeria: Ampia scelta tra le tradizionali pizze soffici stile Napoli e le creative Gourmet.
    • Dolci: Ottimo cannolo e, specialmente, la cassata al forno, antica precorritrice dell’attuale.

La Cantina:  Oltre a una buona selezione di vini siciliani e non, i proprietari coltivano una vigna tra Alcamo e Monreale. I quattro vini di loro produzione (Grillo, Chardonnay, Nero D’Avola e Syrah) sono serviti al ristorante in abbinamento alle varie portate a prezzi con modesto ricarico. Abbiamo assaggiato Grillo e Chardonnay: ottima fattura, eleganti e piacevolissimi. Prezzi ragionevoli in rapporto all’eccellente qualità del cibo e del pesce freschissimo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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