Ristorante L’Oste Dispensa di Orbetello

Ristorante dell’Argentario situato sul tombolo della Giannella, con vista sul mare verso Porto Santo Stefano e Talamone. Uno dei pochissimi della zona che offre una cucina raffinata di alta qualità, basata su prodotti locali e presidi slow food, a prezzi contenuti. Segno che si può fare una ristorazione di qualità, rispettosa dell’ambiente, senza necessariamente rapinare le persone.

Stefano e la moglie Francesca hanno avviato e seguono personalmente questo piccolo ma confortevole locale, ispirandosi alla cucina del posto a base di pesce “povero” proveniente sia dal mare prospiciente sia dalla retrostante laguna di Orbetello.
Da non perdere i delicatissimi antipasti a base di pesce del giorno, quale cefalo “celeta”, involtini di pesce bandiera, crema di ceci con bottarga di muggine e tutte le varie delicatezze preparate da Stefano con il pesce trovato nelle locale cooperativa di pescatori dalla quale si rifornisce.
Anche i primi sono strettamente legati al territorio ed a base di pesce azzurro, polpo, vongole e cozze e piccola pesca del giorno. Niente pesce d’importazione spacciato come mediterraneo! Citiamo i saporitissimi spaghetti alle alici, i pici casarecci con ragù di polpo, gli strozzapreti al filetto di spigola con erbe dell’Argentario, gli spaghetti vongole e bottarga ed un particolarissimo risotto al palamite.
Tra i secondi abbiamo pesce al forno, con un delizioso contorno di patatine tagliate finissime e cucinate alla perfezione, rana pescatrice alla cacciatora ( antica ricetta locale) ed altre portate deliziose dipendenti sempre dal pescato del giorno. Due piatti da non perdere : la Ficamaschia in umido ( piccolo e saporitissimo merluzzetto locale, cui è dedicata una sagra a Porto Ercole) e la frittura. Una tra le migliori che io abbia mai assaggiato! Da non perdere assolutamente.
Infine tra i dolci : “lo sfratto” un presidio Slow Food di tradizione ebraica di Pitigliano (rotolo di pasta non lievitata ripieno di frutta secca) ; ricottina con grattugia di Marocca di Casola ( pane di castagne presidio slow food della Lunigiana) e infine i deliziosi biscotti fatti in casa a base di noci, nocciole che insieme ai ciambellini al morellino si possono gustare con vin santo o con vini dolci in genere.
Anche per la cantina Stefano rimane ancorato al territorio; vini locali dei quali ha una ampia e rappresentativa scelta con ricarichi del tutto onesti e con esposizione e vendita diretta all’entrata del locale. Quindi ampio spazio a vermentini della Maremma, al bianco di Pitigliano, all’ansonica ed ai morellini di tutti i generi.
In sostanza un ristorante da non perdere per il posto, il costo contenuto, ma soprattutto per la bravura e simpatia di Stefano e dei suoi compagni d’avventura.

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